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Un sogno diventa realtà... e no, non parliamo della favola di Cenerentola.

Protagonista del successo di oggi è Jason Arday, trentasettenne britannico, nato a Clapham, nel sud di Londra, a cui era stato diagnosticato l’autismo all’età di 3 anni.

Secondo i medici avrebbe avuto bisogno del sostegno di terapisti che lo avrebbero dovuto seguire per tutta la vita, ma nonostante abbia imparato a parlare all’età di 11 anni e a leggere e scrivere dopo la maggiore età, Jason ha sognava di diventare un professore e riuscire ad insegnare a Oxford e Cambridge.

L’uomo racconta di aver avuto un input da due eventi chiave: il rilascio di Nelson Mandela dal carcere e il trionfo del Sudafrica nella Coppa del mondo di rugby del 1995.

Da quel momento ebbe un forte impulso ad agire per aiutare gli altri.

Grazie alla forza di sua madre che ha sempre creduto nelle sue capacità, sfruttando la musica per sviluppare in lui la concettualizzazione del linguaggio e per fargli superare il gap comunicativo, Jason ha coltivato la sua passione per l’educazione fisica e l’educazione.

Alternandosi tra lavoro - facendo il commesso in un supermercato - e studio, Arday ha conseguito la laurea all’Università del Surrey.

Ora, sovrastando le disuguaglianze etniche che ha subito in prima persona, dal 6 marzo insegnerà all’Università di Cambridge, diventando così il più giovane professore nero della Gran Bretagna.