Come sappiamo il Covid-19 ha dato un apporto negativo alla quotidianità delle persone e senza fare distinzioni ha inciso su tutti, soprattutto su coloro i quali avevano e hanno tuttora delle difficoltà legate all'interazione sociale, mentre per altri l'interrelazione è diventata un nuovo ostacolo da affrontare.
C'è stato un importante bisogno di contrastare la pandemia e si è pensato all'isolamento, che, se da un lato è stato d'aiuto, tanto da riuscire a rallentare il virus, dall'altro lato ha anche generato un peggioramento generale della salute mentale.
Non a caso, nei mesi scorsi, si è iniziato a parlare sempre di più della necessità di un supporto psicologico.
I bambini, i ragazzi e gli anziani ne hanno risentito maggiormente, ma i nostri pesciolini ancora di più.
Il Molecular Autism - rivista medica ad accesso aperto con revisione paritaria che copre la ricerca sulla causa, la biologia e il trattamento dell'autismo e dei relativi disturbi del neurosviluppo - nei giorni scorsi ha pubblicato uno studio rivolto a circa un migliaio di bambini nello spettro autistico, che ha visto in azione anche ricercatori italiani.
Dal lavoro svolto si è rivelato un peggioramento delle condizioni comportamentali dei bambini, ma anche una stazionarietà dei sintomi dell'autismo.
Si è osservato che il disturbo non è stato toccato dalla severità dello stesso, ma dalla discontinuità nell'assistenza sanitaria che i bambini hanno dovuto subire a causa della pandemia e delle restrizioni ad essa collegate.
La tendenza all’isolamento e l’acuirsi dei comportamenti ripetitivi e interessi stereotipati sono quei sintomi che bisogna trattare ancora di più rispetto al periodo pre-Covid.
Potevano essere adottate misure diverse? Questa è una domanda che interesserebbe molti e che avrebbe altrettante risposte, ma anziché guardare al passato, cercando di capire invano cosa poteva essere messo in atto, bisogna pensare alle misure da adottare oggi per trattare al meglio sintomi, comportamenti e difficoltà.
Sicuramente la telemedicina ha dato un grande sostegno alle famiglie e ai bambini, ma c'è ancora molto da fare e tanto da recuperare!
Continueremo a parlarne per affrontare meglio un tema importante come questo!