Lo scorso 17 novembre, è andato in onda per la prima volta su RaiPlay il nuovo cartone intitolato “Il mondo di Leo”, diretto da Dario Piana e Nicola Brunialti, i quali hanno voluto trasmettere sullo schermo le avventure e le disavventure del piccolo Leo, il protagonista.
Leo è un bambino con autismo, a cui piacciono le maglie a righe, la pioggia e giocare nel fango, i cui amici più stretti sono il cane Lola e il suo peluche Babù. In ogni episodio, Leo si trova coinvolto in spiacevoli situazioni a causa dei suoi capricci. Non ama la verdura e non vuole mangiare i broccoli cucinati dalla madre, non gli piace fare il bagnetto e non vuole togliersi il fango di dosso, non vuole andare a scuola e odia fare la fila al parco per salire sulla casetta di legno e scendere giù lungo lo scivolo. Sarà poi Babù a portarlo in un mondo astratto, magico, e a fargli cambiare idea.
E’ un cartone animato sicuramente inclusivo, che riporta le persone con colori diversi della pelle, insegna a rispettare il prossimo, ad amare gli animali, ad accettare le regole e anche a fantasticare un po’... dopotutto, perché no? Sicuramente se non ha nulla da invidiare agli altri cartoni, è un passo avanti per aver intrapreso la via della sensibilizzazione, con lo scopo di tipicizzare l’autismo e far aprire gli occhi a chi non conosce questo mondo.
Nonostante questo, Leo non ha nulla di insolito rispetto ad un bambino tipico. Se vostro figlio ama i broccoli, è sicuramente una grande fortuna e se non fa storie per un bagnetto, da grande diventerà un nuotatore fantastico!
Qualche riga più in alto avete letto bene - “capricci” - perché Leo viene descritto e raccontato come un bambino non autistico, che non vuole andare a scuola perché gli piace di più stare a casa sua e non perché non ama stare in compagnia e tende ad isolarsi; che è sempre sorridente e parla molto, ma senza essere ripetitivo nelle frasi; che si immedesima in un pirata. Leo non ha interessi ossessivi, non segue routine, non sbatte le mani, non dondola con il corpo, non ha competenze linguistiche ritardate.
Il nostro non è un articolo volto a distogliervi dal cartone, che anzi, vi invitiamo a guardare, piuttosto è una critica ad un’idea che aveva del potenziale. Far conoscere a grandi e piccini i disturbi dello spettro dell’autismo è il nostro obiettivo, l’obiettivo di tutti i genitori che ogni giorno lottano per essere compresi e che credono nella ricerca. Osservare da vicino le difficoltà e le giornate di una famiglia con un membro con autismo, è la chiave per approcciarsi bene allo spettro e combatterlo. Facciamolo insieme, ma facciamolo bene.
Potrete guardare il cartone cliccando al link di seguito: https://www.raiplay.it/programmi/ilmondodileo